“UCRAINA” – PIERPAOLO ADDA
“l’amore secondo me”, l’ultimo mio cd, è un’altra mia produzione diretta che ho realizzato perché, come nel caso di “ucraina” desideravo, pur nella mia modesta dimensione, aiutare qualcuno; e questo qualcuno decisi che sarebbe stata la “cittò della speranza”, un’organizzazione benemerita con sede e ospedale in padova, la cui attività è la ricerca e la cura delle malattie oncologiche infantili; anche in quest’occasione ho potuto contare su un formidabile gruppo di amici musicisti che mi hanno consentito di trasformare quattordici mie composizioni in brani molto godibili, tutti incentrati sul tema dell’amore, visto dalle angolazioni che ho conosciuto nel corso della mia vita; registrato e stampato il cd, le copie vendute mi hanno consentito di raccogliere, e immediatamente girare alla “città della speranza”, un po’ più di 4.000 euro; e allora un grazie di cuore va ancora una volta a questi amici che mi hanno aiutato a tradurre le mie canzoni in un album del quale sono molto orgoglioso; ve li presento: insieme a me, che ho cantato e suonato chitarre acustiche, ecco gilberto storari (armonica a bocca), sophia leda avesani (contrabbasso), emma rodella (violino), franz bazzani (tastiere e arrangiamento delle parti per violino), eugenia soregaroli (flauto traverso), iacopo migliorini (batteria) e infine mio figlio tommaso adda, che ha sviluppato gli arrangiamenti dei brani, ha suonato chitarre elettriche e acustiche, ha curato registrazioni, mixing e mastering; l’artwork è sempre di monica franceschi.
ecco l’elenco delle canzoni:
1-La chitarra
2-Nessuno sa
3-Nuvole
4-Dimmi che cos’è
5-Amanti
6-Dimmi di te
7-Domani si cambia
8-Le donne come la mia mamma
9-Il mio paese
10-La bella signora
11-Soave
12-L’amore secondo me
13-A Fabio Filzi e Cesare Battisti
14-Per te
ed ecco i testi:
La chitarra
Una strana serata d’estate
di quest’anno passato così,
l’ho guardata e l’ho ripresa in mano
e lei subito ha detto di sì…
E fortuna che questa chitarra
non mi chiede mai niente per sé…
neanche d’essere bene accordata,
e poi lascia la gloria per me…
All’inizio sentivo le dita
che dicevano “mettila giù!”…
ma poi, come sulla bicicletta,
quando parti, non ti fermi più…
e così, poco a poco ho sentito
che le note volavano via,
e gli accordi comporsi da soli
per creare la musica mia…
La chitarra è l’amica del cuore…
le racconto le pene e i miei guai…
la chitarra è un atto di amore…
è fedele, non delude mai!
E la sento la gente che dice
che io sono da portare via…
da rinchiudere in casa di cura
per guarire dalla malattia …
Ma è soltanto questione di invidia…
chi mi vede non sa che la mia
è una sana passione che un giorno
forse diventerà pandemia…
E ora non sento più queste dita
che mi dicono “mettila giù”…
han capito che la bicicletta,
è partita e non si ferma più…
e così, poco a poco han sentito
che le note ora volano via,
e gli accordi comporsi da soli
per creare la musica mia…
La chitarra è l’amica del cuore…
le racconto le pene e i miei guai…
la chitarra è un atto di amore…
è fedele, non delude mai!
Nessuno sa
Nessuno sa mai quanta strada gli resta
nei giorni a venire da fare quaggiù…
nessuno sa quando, né dove, né come…
è già tutto scritto e non si cambia più…
ma noi combattiamo… crediamo infinito
il tempo contato che abbiamo davanti…
sprechiamo migliaia di ore a parlare
del sesso degli angeli… a dare aria ai denti…
Ma cosa ci vuole per renderci conto
che il tempo ci scivola via dalle dita…
che in ogni minuto c’è tutta la storia…
e c’è solo un film dove questa è infinita…
Non basta svegliarsi… ci vuole coraggio
a mettere a volte giù i piedi dal letto…
c’è chi lotta e muore… e chi non si arrende…
beato chi ha fede e non si fa domande…
Nessuno sa mai se c’è ancora benzina
o se il serbatoio è già a fine riserva…
nessuno sa dove c’è un distributore…
se un ponte è crollato là, dietro la curva…
ma noi combattiamo, così siamo fatti…
questione di sangue… è la nostra natura…
vogliamo sembrare giganti, ma siamo
un fragile impasto di carne e paura…
Ma cosa ci vuole per renderci conto
che il tempo perduto indietro non torna…
che in ogni minuto c’è tutta la storia…
e che dopo il traguardo la corsa si ferma…
Non basta svegliarsi… ci vuole coraggio
a mettere a volte giù i piedi dal letto…
c’è chi non combatte… e chi per amore
impara a lottare e per amore muore…
Nuvole
Nuvole,
appese là,
a quel cielo che
che mi guarda e sa
che se avessi ali
volerei
e se avessi cuore
partirei…
Oggi io
non sento più
stimoli
per tornare lassù…
Io non so se vorrei
ridiscutermi…
quello che non vorrei
è riprenderti!
Quando hai detto “Basta…
questa storia è chiusa!”
ho accettato tutto…
ti ho pure chiesto scusa…
Ora vuoi tornare…
chiedi tu il perdono…
ma non si può fare…
io sono un altro uomo!
Nuvole,
appese là,
a quel cielo che
vedo solo a metà…
oggi so che vorrei
riconoscermi,
e così non dovrei
più nascondermi…
Nuvole,
siete ancora voi
le custodi dei perché
e dei sogni miei…
guardo voi quando io
sto per perdermi…
penso a voi quando non
so decidermi…
Quando ha detto “Basta…
questa storia è chiusa!”
ho accettato tutto…
le ho pure chiesto scusa…
Ora lei vuol tornare…
chiede il mio perdono…
ma non si può fare…
io sono un altro uomo!
Dimmi che cos’è
Dimmi che cos’è
che ti porta ancora via…
dimmi perché adesso dici
che questa non è casa tua…
Un minuto fa
era tutto a posto e noi
parlavamo già
dei nostri sogni e dei progetti tuoi…
Dimmi che cos’è
cambiato da un’istante fa…
dimmi che cos’è
cambiato in te?
E rivedo quella vecchia scena…
mare calmo e in cielo luna piena…
poche le parole, scarsi gli argomenti…
lingua chiusa tra i denti…
Questo gioco ormai mi ha consumato…
come quando mi chiedevi aiuto…
Io per te ci sono sempre stato…
tu per me non ci sei stata mai…
Favole ne so…
ma a te non ne ho raccontate mai…
“bianco al bianco” e tu…
io non capisco più chi sei…
Non ti ho detto mai
niente che non fosse verità…
ora non so più
se questo è un sogno o la realtà…
Dimmi che cos’è
cambiato da un’istante fa…
dimmi che cos’è
cambiato in te?
Dimmi cosa c’è…
perché non mi sorridi più?
Io mi chiedo se…
sei ancora tu?
Amanti
Mare calmo, senza vento,
neanche un filo di rimpianto…
non ho niente io per te,
niente tu puoi dare a me…
niente luce, niente sole,
anche l’aria sa di sale…
e perfino il tuo profumo
sa di cenere, di fumo…
Noi ci siamo detti tante
cose senza dirci niente…
poco o zero io ti ho dato,
poco o zero ho ricevuto…
Mi domando come abbiamo
fatto a dirci “Io ti amo”…
No, noi non ci siamo amati,
noi ci siamo solo usati…
Troppi inganni, troppi specchi,
carne vera tu non tocchi…
in quel mondo virtuale
niente è bene, niente è male…
Nella vita parallela
pensi ad una cosa sola…
pensi a vivere il momento,
di nessuno senti il pianto…
Noi ci siamo detti tante
cose senza dirci niente…
poco o zero io ti ho dato,
poco o zero ho ricevuto…
Mi domando come abbiamo
fatto a dirci “io ti amo”…
No, noi non ci siamo amati,
noi ci siamo solo usati…
Dimmi di te
Dimmi di te…
dove sei, cosa fai?
Dimmi se un giorno
forse ritornerai…
Io non ho più
un progetto per me…
quello che ho fatto
io l’ho fatto per te…
La mia notte è diventata un incubo…
nei miei sogni c’eri solo tu…
I ricordi sono come i demoni…
che io porto dentro e mi consumano…
e che ormai non se ne vanno più…
Dimmi di te…
dove sei, con chi stai?
Dimmi se adesso
hai tutto quello che vuoi…
Un giorno tu
forse un rimpianto avrai…
quel giorno torna
e qui mi ritroverai…
Non so più né ridere né piangere…
emozioni non ne sento più…
giorni e notti sono sempre un incubo,
scene amare e tristi si rincorrono
in un film che non mi lascia più…
Domani si cambia
Un anno finisce e si porta con sé mille cose…
le tante parole, le troppe promesse e bugie…
I trenta denari che ancora mi pesano in tasca…
il prezzo riscosso nel vendere l’anima mia…
I giorni che passano sono figure di un tango
che tanto ho ballato da solo… talvolta con te…
con partner che trovai per strada e nemmeno ricordo…
comparse di un film che ho girato soltanto per me…
Domani si cambia percorso e anche destinazione…
domani si parte leggeri e così si va via…
domani mi svuoto la testa, le tasche e cancello
un brutto passato e mi riprendo l’anima mia…
C’è sempre qualcuno che aspetta che cambi la luna…
c’è ancora un ricordo che vuole restare con me…
c’è ancora una voce, un sorriso che non so scordare…
c’è ancora il tuo viso scolpito qui dentro di me…
C’è ancora dell’acqua, c’è un’oasi in questo deserto…
c’è in mezzo alla sabbia una strada che porta da te…
c’è ancora una luce là in fondo, alla fine del viaggio…
c’è ancora quest’uomo che spera di trovare te!…
Domani si cambia percorso e anche destinazione…
domani si parte leggeri e così si va via…
domani mi svuoto la testa, le tasche e cancello
un brutto passato e mi riprendo l’anima mia…
Domani si cambia percorso e anche destinazione…
domani si parte leggeri e così si va via…
domani mi svuoto la testa, le tasche e cancello
un brutto passato e mi riprendo l’anima mia…
Le donne come la mia mamma
Le donne come la mia mamma non le fanno più…
speciali, sono come un piatto fuori dal menu…
Le donne come la mia mamma in piedi dalle sei,
e poi di corsa tutto il giorno, e non fermarsi mai…
E tu non chiedermi come e perché…
se c’è il trucco io non so dov’è…
se tu hai solo queste cinque marce, e loro ne hanno sei…
se il loro giorno dura un’ora in più…
se tu ti fermi e loro ancor più su…
se hanno tutte in corpo il turbo, il booster, e anche l’overdrive…
Le donne come la mia mamma non le fanno più…
forti, come vecchie querce… forse ancor di più…
Le donne come la mia mamma, e come quella tua,
se parli di riposo, no, non sanno cosa sia…
E tu non chiedermi come e perché…
se c’è il trucco io non so dov’è…
se tu hai solo queste cinque marce, e loro ne hanno sei!
se il loro giorno dura un’ora in più…
se tu ti fermi e loro ancor più su…
se hanno tutte in corpo il turbo, il booster, e anche l’overdrive…
Trovane tante… donne così…
trovane una… portala qui…
trovane tante… cercale dove vuoi…
trovane una… se ce la fai!
Le donne come la mia mamma non le fanno più…
che vedono anche al buio quello che non vedi tu…
Le donne come la mia mamma, e come quella tua,
ti tengono per mano anche quando vanno via…
E tu non chiedermi come e perché…
se c’è il trucco io non so dov’è…
se tu hai solo queste cinque marce, e loro ne hanno sei…
se il loro giorno dura un’ora in più…
se tu ti fermi e loro ancor più su…
se hanno tutte in corpo il turbo, il booster, e anche l’overdrive…
Il mio paese
Ogni volta che ritorno al mio paese
guardo in giro per vedere cosa c’è
di cambiato ancora
dall’ultima volta quando io
ho lasciato le sue torri dietro me…
Vedo case rinfrescate nei colori…
l’officina del mio fabbro non c’è più…
hanno aperto altri due bar
ma la serranda della mia
vecchia amica cartolaia adesso è giù.
Resta sempre uguale solo il mio castello
con i merli ghibellini e le sue mura…
resta ancora qua piantato
in cima al monte perché lui
di ogni tempo non ha avuto mai paura…
di ogni tempo non ha avuto mai paura…
Qualche volta quando giro per le strade
vedo solo facce nuove e i vecchi amici
sono ormai sempre più spesso
ricordati solo là…
quelle epigrafi, con nomi, foto e croci.
E la ruota della vita non si ferma,
e ricorda a ognuno che qui nulla è eterno…
e che tutti abbiamo in tasca
quel biglietto prepagato
con su scritto “andata, senza più ritorno”…
Resta sempre uguale solo il mio castello
con i merli ghibellini e le sue mura…
resta ancora qua, piantato
in cima al monte perché lui
di ogni tempo non ha avuto mai paura…
di ogni tempo non ha avuto mai paura…
Se tu un giorno ti trovassi di passaggio
qui a Soave a farti un giro per le strade,
guarda e ascolta queste mura,
queste case e i sassi che
ti diranno tanto se vorrai capire.
Ti diranno tutto della nostra gente,
che dai grappoli ha creato pane e storia…
e non chiedere di me
che sono poco più di niente…
guarda, ascolta l’aria e fattene memoria…
E saluta anche per me questo castello
I suoi merli ghibellini e le sue mura…
resterà piantato qua
mille anni ancora perché lui
di ogni tempo non ha avuto mai paura…
di ogni tempo non ha avuto mai paura…
La bella signora
C’è una casa all’inizio del bosco…
da bambino non capivo perché
per i grandi fosse tanto attraente,
ma il segreto ora so bene cos’è…
so che là c’è una bella signora,
che sorride e non ti chiede chi sei…
se le porti in dono un fiore, una rosa,
ti darà tutto quello che vuoi…
e mi dicono che mentre di giorno
viene gente anche dalla città,
quando è buio anche un frate e il dottore
vanno, bussano e si fermano là.
L’argomento in piazza non si discute…
è una specie di tabù, ma si sa
che gli amici della bella signora
sono tanti, di ogni classe di età…
i mariti con mogli distratte,
qualche scapolo che donna non ha…
giovanotti per il primo rodaggio,
e anche il prete che la confesserà…
Ogni tanto la vedo al mercato…
anche lei come tante di qua…
ma non dà confidenza a nessuno,
compra, paga e poi se ne va…
È una donna davvero speciale,
che non ama la pubblicità…
Ciò che accade all’inizio del bosco
lo san tutti e nessuno lo sa!
È una donna davvero speciale,
che non ama la pubblicità…
Ciò che accade all’inizio del bosco
lo san tutti e nessuno lo sa!
Ciò che accade all’inizio del bosco
lo san tutti e nessuno lo sa!
Soave
Ho pensato che oggi forse è il giorno buono
per parlarvi di un paese e la sua gente…
un paese grande come un francobollo,
dove a guerra ancora in corso sono nato…
che ho lasciato mentre diventavo uomo,
e un bel giorno per fortuna ho ritrovato.
Vita lenta, a misura dei tuoi passi,
un castello che ti domina dal monte…
questo è il succo di Soave, casa mia…
tanti secoli di storia alle sue spalle,
che non pesano e hanno fatto compagnia
a chi è stato qui col sole e con le stelle…
Da ragazzo conoscevo quasi tutti,
da chi aveva la mia età a chi era grande,
a quei vecchi, che vedevo all’osteria…
scena sempre uguale… sì, sempre la stessa…
tutti col bicchiere in mano, e poi le donne
tutti i giorni in chiesa all’alba per la messa…
Gente semplice, che adesso se n’è andata
quasi tutta all’altro mondo, ma qualcosa
ci ha lasciato nel profondo… quell’orgoglio
di sentirci vivi e un po’ privilegiati,
coccolati dai colori e da una storia
proprio bella… siamo stati fortunati!
Sì, Soave… il mio paese,
bello se già lo conosci,
o se arrivi qui per caso,
per un’ora o una giornata,
o per farne, come me, la tua casa
per la vita…
E per chiudere vorrei darti un consiglio…
se decidi che per te è arrivato il giorno
di cambiare terra e aria, e finalmente
cominciare a ricercare quei sapori
che non trovi più nemmeno tra i ricordi,
e un bel cielo pieno di luce e colori…
vendi casa e metti nella tua valigia
tutti i sogni che hai nascosto nel cassetto,
poi Soave scrivi sul navigatore
e fai rotta su nord-est senza paura…
non importa che tu impieghi un giorno o un’ora,
ma vedrai, questa sarà la tua avventura!
Sì, Soave… il mio paese,
bello se già lo conosci,
o se arrivi qui per caso…
per un’ora o una giornata,
o per farne, come me, la tua casa
per la vita…
L’amore secondo me
Amore, è la parola
nel tempo la più amata,
ma insieme, sono certo,
anche la più abusata…
L’uomo ha chiamato amore
tanti modi sottili
per dominare in nome
di chi sta su nei cieli.
Dai tempi senza storia
e fino ai nostri giorni
il potere ha tracciato
dell’amore i contorni…
il sesso e il desiderio
li ha chiamati peccato…
confessa la tua colpa
o sarai condannato!…
Amore è sempre stato
la scusa per rubare
a qualcuno il diritto,
la libertà di agire…
Conquistarli è una strada
difficile, in salita…
ma è un percorso che cambia
poco a poco la vita…
Amore…
Amore…
Amore… la, la, la…
Dalla Genesi ai Greci,
ai Romani e ai Cristiani
col miele o le catene
han legato le mani
a chi, femmina o maschio,
cercava di lottare
per la sua libertà,
per vivere il suo amore…
Han chiamato le donne
streghe e indemoniate…
tante ne han torturate,
e sul rogo bruciate…
e anche per chi tra i maschi
non era allineato
la sorte, se non zuppa,
era pane bagnato!
L’amore è sempre stato
un’arma del potere
per togliere alla gente
libertà di pensare…
Conquistarla è una strada
difficile, in salita…
ma è un percorso che cambia
poco a poco la vita…
Amore…
Amore…
Amore… la, la, la…
Ha provato anche Cristo
a parlarci d’amore…
ma ha pagato col sangue
il prezzo nel dolore…
Il potere ha capito
il rischio del messaggio…
tutti uguali vuol dire
cancellare un vantaggio…
il vantaggio del rango,
il vantaggio del censo…
Liberare lo schiavo?
Parole senza senso!
E anche chi da quel Cristo
ha preso il testimone
ne ha calpestato il verbo…
come un nuovo Nerone!
L’amore è sempre stato
un’arma del potere
per togliere a qualcuno
il diritto di agire…
La strada è ancora lunga,
difficile, in salita…
ma è un percorso che cambia
poco a poco la vita…
Amore…
Amore…
Amore… la, la, la…
L’uomo è un animale
strano, perché mai sazio…
perché niente gli basta
per placare il suo vizio…
L’uomo sembra felice
solo se dal confronto
con chi gli sta vicino
può provare che ha tanto…
A me sembra normale
dare un po’ del mio pane
a chi ha tanti problemi
e soffre anche la fame…
ma vedo che chi regna
su questa umanità
ruba il pane di bocca
anche a chi non ce l’ha!
Amore è anche il piacere
di offrire e non sapere…
non importa chi prende…
quello che conta è dare…
Prima o dopo la palla,
lo so che torna al centro…
ma se anche non succede
son già felice dentro!…
Amore…
Amore…
Amore… la, la, la…
Amore…
Amore… la, la, la…
A Fabio Filzi e Cesare Battisti
L’avevate già predetto lassù, sul monte Corno:
“Non sarà la spada o il piombo che potrà fermarci il cuore!”.
L’avevate già predetto:“Quando arriverà quel giorno
saran due braccia di corda a mandarci al Creatore!”…
saran due braccia di corda a mandarci al Creatore!”…
Vi han chiamati traditori, condannati, e là c’è il boia
in attesa di esibirsi con il suo triste mestiere…
prima Cesare Battisti, poco dopo Fabio Filzi,
vanno incontro a quella forca, senza mai tremare…
vanno incontro a quella forca, dritti senza mai tremare…
Fabio e Cesare, in guerra per Trento,
e un’Italia da fare e da amare…
Fabio e Cesare, insieme a morire,
quella corda non vi fa tacere…
Fabio e Cesare, insieme a morire,
quella corda non vi fa tacere…
Niente lacrime o lamenti, non mostrate mai paura…
dignità fino alla fine, fino a quel ultimo istante…
vi hanno tolto l’uniforme per spogliarvi dell’onore,
e voi là, verso il supplizio, con l’orgoglio sulla fronte…
e voi là, verso il supplizio, con l’orgoglio sulla fronte…
Fabio e Cesare, in guerra per Trento,
e un’Italia da fare e da amare…
Fabio e Cesare, insieme a morire,
quella corda non vi fa tacere…
Fabio e Cesare, insieme a morire,
quella corda non vi fa tacere…
Dopo un secolo di eroi come voi poco si parla…
nella testa della gente si sbiadisce la memoria…
nella mia vi tengo stretti, nel mio cuore sempre amati…
Fabio e Cesare italiani, una pagina di storia!
Fabio e Cesare italiani, una pagina di gloria!
Fabio e Cesare, in guerra per Trento,
e un’Italia da fare e da amare…
Fabio e Cesare, insieme a morire,
quella corda non vi fa tacere…
Fabio e Cesare, insieme a morire,
quella corda non vi fa tacere…
Per te
Per te che mi hai raccolto
quando in strada nessuno
mi tendeva la mano
e mi hai detto “Ci sono!”…
per te che hai ripescato
dal mare dei ricordi
quel poco che di buono
c’era dentro di me…
Per te che nel momento
di tagliare il traguardo
rallenti la tua corsa
per lasciarmi passare…
per te che mi hai amato
anche quando l’amore
costa troppo dolore,
per te che sei così…
per te io scriverò
la canzone più bella
che nessuno ha mai scritto…
per te io canterò…
Per te che mi hai insegnato
ad ascoltare gli altri
e a dire sottovoce
i miei pensieri e i sogni…
per te che le certezze
sai trasformare in dubbi…
per te che quando il sole
tramonta resti qua…
per te io scriverò
la canzone più bella
che nessuno ha mai scritto…
per te io canterò…
per te che sei la sola
che ho veramente amato,
per te e con te, mio amore,
un’altra vita vivrò…
Per te, che ti commuove
un fiocco azzurro o rosa…
un sole che tramonta…
un sogno che non fai…
per te farò fiorire
le rose nel deserto…
e a mezzanotte il sole
accenderò… per te!
Per te che, quando guardi,
guardi dritto negli occhi,
perché negli occhi cerchi
e trovi verità…
per te che non mi chiedi
niente, ma che hai già dato…
per te che, se ti perdo,
io non esisto più…
per te io scriverò
la canzone più bella
che nessuno ha mai scritto…
per te io canterò…
per te che sei la sola
che ho veramente amato,
per te e con te, mio amore,
un’altra vita vivrò…