“VIVERE O SOPRAVVIVERE” – PIERPAOLO ADDA
“L’AMORE SECONDO ME” – PIERPAOLO ADDA
“ucraina” è un album molto particolare, e questo per due ragioni; innanzitutto perché in due settimane ho scritto i sette brani che lo compongono sull’onda della tragica emozione causatami dall’invasione russa in quel paese; in secondo luogo perché, terminata la loro registrazione e proposto alla mia casa discografica di riferimento di pubblicare il cd e destinare il ricavato ad un’azione che aiutasse gli ucraini a fronteggiare i disagi che questa guerra aveva già iniziato a causare, ottenni solo un no; a questo punto decisi di fare tutto da solo e, stampato un migliaio di copie, decisi di venderle direttamente in piuccoli convegni da organizzare allo scopo e per corrispondenza, destinando l’intero ricavato ad “emergency”, che aveva nel frattempo piazzato il suo politruck (ospedale mobile) in Moldavia per assistere medicalmente e psicologicamente i profughi. Bene, dalla vedita ho raccolto più di 6.000 euro, prontamente girati a questa benemerita onlus, che ha risposto ringraziando, mio tramite, tutti coloro che hanno sostenuto questa operazione.
nelle foto potete vedere la copertina del cd, gli amici che hanno realizzato con me questo album e la lettera di “emergency”
Se desiderate conoscere i testi delle canzoni, eccoli:
Ucraina
Colonne di blindati…
sparano i carri armati…
e là, tra fango e neve
un uomo cade e muore…
e insieme ecco dai cieli
i caccia e i bombardieri…
il tuono delle bombe…
comincia l’ecatombe…
E il mondo ogni mattina
racconta l’Ucraina…
radio, televisione
e disinformazione…
tuttologi da studio…
il niente allo sbaraglio…
tra poco intorno a Odessa
sarà l’Apocalisse…
Diplomazie al lavoro…
si muove il mondo intero,
tra iniziative serie
e fughe velleitarie…
nessuno sembra faccia
sull’aggressore breccia,
e ciò che è progettato
avanti va, spietato…
E noi da qui vediamo
il rullo del destino
rotolare a valanga…
nulla che lo trattenga…
e intanto le riprese
ci mostrano un Paese
che lotta con il cuore,
ma poco a poco muore…
Ucraina, il tuo viaggio
da oriente a occidente
ti ha condannata a essere
di questo mondo il fronte…
è nostro il tuo dolore,
come il tuo pane amaro,
impastato nel sangue
da una donna che piange…
Politici e scienziati
si fingono stupiti,
ma questa storia è brutta
e ormai siamo alla frutta…
qualcuno nel passato
ha dato per scontato
che nella nostra Europa
la pace sia dovuta…
ma quando il re di spade
e quello di denari
stringono un’alleanza
contro quello di cuori,
allora non c’è freno
che li possa fermare,
ed è lì che comincia
il tempo del dolore…
Ucraina, il tuo viaggio
da oriente a occidente
ti ha condannata a essere
di questo mondo il fronte…
è nostro il tuo dolore,
come il tuo pane amaro,
impastato nel sangue
da una donna che piange…
Kiev
Si sa poco o non si sa,
e non c’è una verità
vera per chi resta qua,
vera per chi se ne va…
Si sa poco o non si sa
cosa c’è di qua e di là…
se lì, a Kiev, in quella via
ci sia ancora casa tua…
Dove c’era il giallo e il blu
vedo grigio e niente più…
l’aria è calda ma non c’è
primavera intorno a me…
Sa di zolfo tutto ormai…
non so più che fare, e poi
se anche andassi non saprei
chi e che cosa incontrerei…
Mi domando che sarà
di chi, come me, non ha
più nessuno e non potrà
ribaltare la realtà…
Anche il treno delle sei
forse non passerà mai…
dove vado, non lo so…
né se un sogno più farò…
Si sa poco o non si sa,
e non c’è una verità…
c’è una guerra e chi la fa
spara, brucia e se ne va…
Si sa poco o non si sa
cosa c’è di qua e di là…
forse a Kiev, in quella via,
non c’è più una casa tua…
Dove c’era il giallo e il blu
vedo grigio e niente più…
sento, tra la neve e il gelo,
bombe piovere dal cielo…
Sa di zolfo tutto ormai…
non so più che fare, e poi
non c’è tregua perché qui
ogni giorno è un lunedì…
Ucraina, amica mia,
la vittoria sarà tua…
chi colpisce i figli tuoi
spara contro tutti noi…
Kiev, quel treno delle sei
tornerà a passare sai…
forse è un sogno, non lo so,
ma oggi è l’unico che ho…
Padroni della guerra
Forza, avanti, niente coda…
siamo tutti in prima fila…
per goderci la commedia…
bombe e razzi terra-aria…
vieni qui se vuoi vedere
come il mondo va a morire…
dalla terra e dallo spazio
questo è il giorno del giudizio…
Gente che non si conosce
spara, muore, e non capisce
perché viene ad ammazzare
o magari anche a morire…
gente vera, che ha famiglia…
forse in armi controvoglia…
ma che ha in mano la mitraglia…
spara, e, credimi, non sbaglia…
Voi, padroni della guerra
vorrei vedervi sotto terra…
fatti a pezzi prima al fronte
da una bomba intelligente…
Forza, avanti, come ho detto
siamo solo al primo atto…
non si paga per entrare,
forse solo per uscire…
al momento non sappiamo
chi ha le carte giuste in mano…
oggi briscola è denari,
ma era spade fino a ieri…
Sembra che migliori il tempo,
ma non cala questo vento,
con l’odore di bruciato
di benzina e carro armato…
sembra stiano per portare
i potenti a negoziare…
ma qui sento solo trombe
di battaglia, spari e bombe…
Voi, padroni della guerra,
vorrei vedere sotto terra…
fatti a pezzi prima al fronte
da una bomba intelligente…
Voi, padroni della guerra,
a marcire sotto terra…
qui ritornerà la luce…
qui ritornerà la Pace!
Dove ti sei nascosto?
C’è il corpo di un bambino
là sotto le macerie…
l’anima è già nell’aria,
libera dalle scorie…
la vedi, è quella piuma
che vola con il vento,
che sale, e va leggera
su in cielo, senza pianto…
C’è un mostro qui vicino
che coi suoi generali
distrugge vite e case,
le scuole e gli ospedali…
c’è a Mosca un Patriarca
che, come i farisei,
benedice il potente
e dà la colpa ai gay…
Ma allora, se davvero
ci sei, dimmi una cosa…
se il mondo non funziona,
perché non fai qualcosa?…
Perché non lo riavvolgi
e non lo metti a posto?…
Dio, se ci sei davvero,
dove ti sei nascosto?…
Più guardo questo mondo
più vedo sofferenza…
la dignità è perduta
insieme all’innocenza…
La violenza deride
chi vive in pace e sogna
un mondo di fratelli…
ha vinto la vergogna…
Ma allora, se ci sei,
che fai in sala di attesa?…
Se il mondo è tua creatura,
perché non fai qualcosa?…
Perché non lo riavvolgi
e non lo metti a posto?…
Dio, se ci sei davvero,
dove ti sei nascosto?…
Amici di Ucraina
È gente schietta, semplice,
è gente come noi…
gente che aveva sogni
come i miei, come i tuoi…
gente che ride quando
è tempo di allegria…
e ora piange chi questa
guerra si porta via…
Amici di Ucraina,
che fino a ieri sera
nessuno qui sapeva
dove avevate casa…
amici che contate
i morti e i vostri eroi…
grazie, perché lottate
per voi, ma anche per noi!…
Dall’alto della torre
il nuovo zar minaccia,
ma già di fronte al mondo
ha perso nome e faccia…
Per lui, che lancia bombe
su Kiev che non si arrende,
arriverà il giudizio…
Norimberga lo attende…
Amici di Ucraina,
che fino a ieri sera
nessuno qui sapeva
dove avevate casa…
amici che contate
i morti e i vostri eroi…
grazie, perché lottate
per voi, ma anche per noi…
Amici di Ucraina,
da voi stiamo imparando
che tutto si conquista
sempre e solo lottando…
e abbiamo già capito
che adesso tocca a voi,
ma il prossimo bersaglio
potremmo essere noi…
Amici di Ucraina,
che fino a ieri sera
l’Europa non sapeva
dove avevate casa…
amici che contate
i morti e i vostri eroi…
grazie, perché lottate
per voi, ma anche per noi…
Se io fossi per un attimo Dio
Se io fossi per un attimo Dio
una domandina me la farei…
perché ho dato intelligenza agli umani
che hanno solo combinato dei guai?…
Se io fossi per un attimo Dio
toglierei di mezzo l’umanità…
e con questa l’odio, le armi e la guerra,
e la pace io riporterei qua…
Via gli eserciti e i cannoni dal mondo…
niente più battaglie, e quello che c’è
basterebbe, perché soltanto l’uomo
ruba, ammazza, e noi sappiamo perché.
Via gli stati con le loro bandiere…
via l’angoscia che ogni guerra ci dà…
via quei rulli dei tamburi di morte…
vestirei la Terra di libertà!
Se io fossi per un attimo Dio,
fatte piante e animali direi
perché fare anche l’uomo se il mondo
è già bello, proprio come vorrei?
Se io fossi per un attimo Dio
in giardino il mondo trasformerei…
mi godrei stagioni, fiori e colori…
e gli uccelli in volo mi guarderei!
Via gli eserciti e i cannoni dal mondo…
niente più battaglie, e quello che c’è
basterebbe, perché soltanto l’uomo
ruba, ammazza, e noi sappiamo perché…
Via gli stati con le loro bandiere…
via l’angoscia che ogni guerra ci dà…
via quei rulli dei tamburi di morte…
vestirei la Terra di libertà!
Se io fossi per un attimo Dio,
una cosa certo l’ammetterei…
non è stato bello andare in vacanza
e lasciare il mondo tra mille guai…
Se io fossi per un attimo Dio,
se rifare tutto non si può più,
caccerei intanto i falsi e i violenti
all’inferno o ancora più giù!
Se io fossi per un attimo Dio…
Un grande arcobaleno
È da quand’ero bambino
che mi chiedo perché mai
c’è chi ha tanto, c’è chi ha troppo,
e chi ha solo fame e guai…
E da allora penso a cosa
potrei fare io perché
chi ha bisogno possa stare
bene come te e me…
Se ci pensi, basta poco…
cominciamo a farlo noi…
prendi un poco del tuo pane
da quel cesto e dallo a lui…
vedi, ho fatto anch’io lo stesso…
qualcun altro lo farà…
questo è solo il primo passo…
qualcun altro seguirà…
È da quando ho aperto gli occhi
sulle cose di ogni giorno
che non posso più seguire
questa via senza ritorno…
È da quando ho visto gente
senza scarpe sulla neve
chi ho deciso di reagire
e anche da che parte stare…
Se ci pensi, basta poco…
cominciamo a farlo noi…
prendi un poco del tuo pane
da quel cesto e dallo a lui…
vedi, ho fatto anch’io lo stesso…
qualcun altro lo farà…
questo è solo il primo passo…
qualcun altro seguirà…
E domani nelle piazze
ci ritroveremo in tanti…
sotto un’unica bandiera
che ci unisce tutti quanti…
Ci ritroveremo insieme,
ognuno con il suo colore…
in un grande arcobaleno…
la bandiera dell’amore…
Per partire basta poco…
cominciamo a farlo noi…
prendi un poco del tuo pane
da quel cesto e dallo a lui…
vedi, ho fatto anch’io lo stesso…
qualcun altro lo farà…
questo è solo il primo passo…
tutto il mondo seguirà…
questo è solo il primo passo…
tutto il mondo seguirà…